lunedì 23 luglio 2012

L'AFRODISIACA OSTRICA

CARRIE: Conosco un'amica che da qualche giorno mi parla di ormoni impazziti, pare per colpa di un massaggio troppo coinvolgente...oggi quell'amica mi lascia per qualche giorno, il lavoro la porta ad attraversare una parte di mondo...mi manchi già Steffy!
Ho provato anche io quell'ignara sensazione di ormoni che non riesci a tenere a bada...anzi ultimamente mi capita spesso...ma cosa differenzia un uomo da una donna in fatto di ormoni? Sembrerebbe che siamo noi donne a controllare meglio questo messaggero chimico e che gli uomini siano sempre sottomessi all'istinto animalesco che li contraddistingue, ma forse ogni tanto non è proprio così.
Ricordo infatti che i primi incontri con Big erano proprio da fuoco e fiamme...il desiderio di vederci e di stare insieme era incontrollabile, ogni buco del giorno e della notte era una buona occasione per vederci e soprattutto per fare l'amore; si perchè fondamentalmente quello che maggiormente ci legava era questa furiosa passione. Come quel giorno di inizio anno:....stavo lavorando quando mi chiama e mi propone di raggiungerlo nella sua casa di villeggiatura; ci ho pensato forse per mezzo attimo e poco dopo ero già in auto per volare da lui. Non ero ancora stata in questa casa e durante il viaggio cercavo di immaginarmela, ma soprattutto immaginavo il momento in cui i nostri maliziosi sguardi si sarebbero incrociati; e fu proprio così....un'esplosione di fantasie ci circolava nelle vene e un gorgoglio di sogni proibiti azzannava le nostre menti.....non era mai ancora successo...o meglio era quasi successo in quel arabesco resort ma poi io avevo preso tempo, ma questa è un'altra storia che vi racconterò più avanti.
Quel freddo pomeriggio invece sentivo che nulla era contro questo nostro momento di intensa emozione e così seduti sul divano, ci guardiamo, ci sfioriamo e dopo lunghi appassionati  baci, sono io che prendo posizione e gli sussurro nell'orecchio "Voglio fare l'amore con te"....lui mi guarda, sorride e i baci diventano più intensi e profondi, finiamo in ginocchio sul persiano ...io gli sfilo delicatamente il maglione, gli slaccio velocemente i bottoni della camicia e poco dopo è lui che prende la parola e mi dice "andiamo in camera..." e così abbiamo fatto...chiude la porta e da li ricordo solo eccitazione e desiderio di unirmi a  lui, una, due, tre volte...fino all'imbrunire...mentre il trillo del mio telefono aziendale faceva da costante sottofondo.
Dopo qualche ora sorseggiamo un caldo caffè e i nostri sguardi continuano a scontrarsi, senza parlare, i nostri occhi esprimono benissimo il benessere che aveva dato ad entrambi questo eccentrico pomeriggio di vizioso e sregolato erotismo.
Una fame divorante mi stava appanando la vista (in effetti avevamo bisogno di recuperare energie) e allora Big, decide di portarmi ad assaggiare le ostriche in un accogliente ristorantino li vicino. Avevo sempre avuto un grande ribrezzo per le ostriche, le ho sempre immaginate viscide e amare in bocca e quindi mi rifiutavo di assaggiarle, ma poi lui dolce e romantico come raramente sa fare, le condisce con pepe, olio e limone e mi prega di assaggiarle, accolgo le sue insistenti suppliche e la sento.... liscia e strisciante, avverto in bocca i tre sapori unirsi simultaneamente, mi rilasso e la scivolare leggiandra sul mio palato, fino a sentirla scomparire
Dicono che l'ostrica sia afrodisiaca, ma non ho mai creduto a questi luoghi comuni standardizzati e inutili. Invece ho dovuto ricredermi, questo lugubre mollusco, ha dentro di sé una magica componente che riesce immediatamente a risvegliare i miei ormoni che, dopo il pomeriggio appena passato, pensavo fossero ormai già sazi. Torniamo a casa e rimaniamo entrambi sconvolti dall'impeto con cui ci troviamo nuovamente nudi sotto le lenzuola.
Salutandoci sulla porta il  volto di Big si trasforma, diventa serio e composto e mi lancia un'occhiata fulminante che mi gela in un istante....mi prende la mano e mi chiede di promettergli che non sarebbe stata la prima e ultima volta che solcavo quella porta ma che sarei tornata presto e spesso in questo rifugio nascosto. Io osservo le sue mani sulle mie, sfilo la mia, alzo il volto e riesco solo ad accennare un mezzo sorriso che da adito a mille suspense...in effetti non sapevo se ci sarei mai tornata, sapevo solo che avevo passato un pomeriggio di intensa ed incontrollabile esplosione ormonale e in quel momento mi bastava....

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